Un sorso bianco di Romagna, il trebbiano
Il Trebbiano di Romagna si ottiene dalle omonime uve (minimo 85% di esse per essere un vino DOC) ed è uno dei bianchi più diffusi sulle tavole delle osterie e delle cucine romagnole. In alcune zone della Romagna ne è noto un ecotipo localmente conosciuto come “Trebbiano della fiamma“, per via della sfumatura giallo-dorata che assume l’uva quando matura.
Il Trebbiano di Romagna si caratterizza per un sapore sapido e secco, che sprigiona in bocca freschezza e fragranza. Servito a 7-8°C ben si presta per accompagnare secondi di pesce o insalate di mare e primi piatti leggeri. Lo si può gustare e gradire anche per aperitivi 100% made in Romagna, a base di piadina, salumi e squacquerone o altri formaggi freschi.
Le caratteristiche organolettiche del Trebbiano di Romagna sono le seguenti:
Colore: paglierino più o meno intenso;
Odore: vinoso, gradevole;
Sapore: sapido, armonico.
Per quanto riguarda gli aspetti chimici, sono i seguenti:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
Zuccheri riduttori residui: massimo 10 g/l.