Il Merlot, vitigno globale?
Sebbene il Merlot è considerato un vitigno mondiale, esso è originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux da cui nascono (in uvaggio con il Cabernet) alcuni dei più prestigiosi vini al mondo. Pomerol, la più piccola delle denominazioni di Bordeaux, è indubbiamente l'area di produzione dei più grandi Merlot del mondo. Quando si descrivono i migliori Pomerol raramente affiorano le parole caldo o morbido e non è raro imbattersi in vini di finezza e austerità che sono imbattibili nel mondo.
Il vitigno si è diffuso in altre aree a vocazione enologica, in quanto una caratteristica della varietà è la capacità di adattarsi con facilità ai diversi climi e territori nei quali è stato introdotto.
Il Merlot è molto precoce e ha bisogno di un terreno ricco e grasso, che trattenga l’acqua a lungo ed eviti maturazioni troppo repentine con concentrazioni eccessive. Inoltre, l’argilla ha la caratteristica di compattarsi nei periodi più caldi, tranciando le radici più giovani e bilanciando il rischio di eccessiva nutrizione della pianta.
La fermentazione avviene perlopiù in acciaio, ma si assiste ad un ritorno dell’utilizzo di cemento non vetrificato anche per la fermentazione alcolica, che consente risparmi energetici e di evitare rischi di tendenza alla riduzione. La maturazione avviene poi classicamente in barrique, con assemblaggio delle diverse particelle fatto il prima possibile e permanenza standard intorno ai 18 mesi.
In Friuli Venezia Giulia, soprattutto nei Colli Orientali del Friuli, il Merlot trova condizioni favorevoli, grazie ad un clima fresco e ad argille scure, e i vini vantano un profilo elegante e sono dotati di vivacità e freschezza, struttura, ma non risultano mai troppo paffuti.
Il Merlot friulano, che nelle zone di pianura ha leggerezza simile a quello Veneto, diventa, salendo d’altitudine, soprattutto nel Collio e nei Colli Orientali, corposo, di maggiore ampiezza aromatica, oltre che pastoso e ricco.
Procedendo dal Veneto, si incontra la zona denominata Grave, dove si produce un Merlot color rubino con aroma fragrante, fruttato e sapore asciutto, ricco e morbido.
Lo si serve per accompagnare carni bianche o anche pesci grassi in umido.
Il Merlot dell’Isonzo ha colore rubino acceso, fresco e leggero che, se invecchiato, raggiunge un’apprezzata sapidità.
Le varietà giovani si destinano a carni bianche e a pesci saporiti, mentre le più invecchiate sostengono le carni rosse.
Un’altra regione da tenere in considerazione è la Toscana, dove il vitigno domina in tutta la zona tirrenica, soprattutto nei suoli argillosi della Val di Cornia e Bolgheri.